lunedì 20 agosto 2012

LA FORTEZZA DELLA VERRUCA






  VIAGGIO TRA STORIA E NATURA


Stamani abbiamo deciso di provare un nuovo sentiero per salire alla fortezza della Verruca.
Esso parte da  il piccolo paesino di Montemagno situato alle pendici del monteserra (lato pisano).
La nostra pedalata e' iniziata da Caprona.


Dopo alcuni chilometri di tranquilla pianura abbiamo potuto ammirare un antico convento abbandonato.
IL CONVENTO DI NICOSIA.

Briciole di storia

Si era nell'anno 1263 quando iniziarono i lavori per la costruzione del convento di Nicosia.
Fondato da Ugo da Fagiano, secondo la più tarda tradizione erudita egli avrebbe scelto questo "luogo aspro e selvaggio" sulle pendici della Verruca e rifugio di ladri, briganti e meretrici, proprio per bonificarlo e proteggere i viandanti che spesso venivano molestati e talvolta uccisi. Volle chiamarlo Nicosia in ricordo del suo passato vescovado nella lontana Nicosia di Cipro.



Da qui è comincia la salita per Montemagno.
Salita che ci ha fatto assaggiare subito le pendenze che ci stavano aspettando per arrivare alla Verruca.


 Per l'occasione si è unito a noi Andrea un ragazzo in gamba
ottimo scalatore  nonche attrezzato di ogni tipo di congegno bikelettronico ,infatti molte delle bellissime foto di oggi sono state gentilmente offerte da lui e dalla sua go-pro.










MONTEMAGNO vista dalla salita per la Verruca



La salita non ci ha risparmiato qualche  piccola caduta come si puo' notare dalle foto.
Ma fa tutto parte del gioco, io le chiamo ferite di guerra.










LA VERRUCA


La nostra meta si stava lentamente avvicinando, il piccolo promontorio della verruca si ergeva nel celo limpido appena sopra le nostre teste accaldate dal sole d'agosto.


VEDUTA AEREA DELLA FORTEZZA




Finalmente la nostra meta era a portata di bici.Il programma era quella di passare sotto il promontorio e andare giu' dal single trak chiamato verruca 03



LA SCALATA


Ma qualcuno (io) ha proposto di salire proprio alla fortezza e,come potete notare dalla foto non è stata proprio una barzelletta.....



                                                    



..... ma arrivati sulla cima il panorama che si è svelato ai nostri occhi è stato unico.....












vista dalla Verruca

                                                              ALCUNI CENNI STORICI

La Fortezza o Forte della Verruca corona il monte omonimo a circa 540 metri di quota. La sua nascita e la sua storia è strettamente legata al borgo di Calci, che sorge al centro della vallata sottostante. Calci è sempre stato profondamente legato alle vicende della vicina e potente città di Pisa ed a tutte le guerre che la interessarono nel corso dei secoli.


La storia documentata degli insediamenti nella zona parte dal 780. Il territorio fu difeso fin da quel tempo da una roccaforte sita nel luogo della futura fortezza, posizione ideale per controllare il fiume Arno e la sua pianura, all'epoca ancora paludosa, fino al mare. Per questo la fortezza della Verruca ha sempre costituito un quasi inespugnabile caposaldo per tutti gli eserciti e le potenze interessate alla conquista del territorio circostante. Molte sono le famose e sanguinose battaglie combattute nel calcesano: nel 1288 fra Guelfi pisani e esercito lucchese, nel 1328 invasione tedesca di Ludovico di Baviera, nel 1363 invasione Fiorentina, nel 1369 invasione delle truppe di Carlo IV di Boemia e nel 1375 di quelle Inglesi di John Hawkwood (Giovanni Acuto). Nel 1402 Pisa fu comprata dai Fiorentini e la Fortezza della Verruca, ultimo baluardo di resistenza, venne espugnata e distrutta per evitare che tornasse ad essere una minaccia. Nel 1503 Pisa insorse nuovamente e la guerra interessò nuovamente la Fortezza. Le truppe fiorentine furono costrette a riconquistare nuovamente la Verruca, fulcro della resistenza nemica. La resa avvenne, non dopo lunghi e sanguinosi scontri, il 18 giugno dello stesso anno e fu il colpo di grazia per le speranze di indipendenza Pisane, infatti la città capitolò definitivamente in mani Fiorentine sei anni dopo.


SIGLE TRAK LA VERRUCA 03


Inboccato poi il famoso single trak verruca 03 siamo ritornati con estremo divertimento e con qualche patema,  al convento di Nicosia , chiudendo cosi il cerchio.

 Il nostro percorso è poi terminato col ritorno al paesello di Caprona da dove eravamo partiti.
E anche questa volta con fatica e divertimento la nostra vetta , se pur non molto elevata è stata conquistata.

CONTINUA.......

venerdì 17 agosto 2012

ULTIME USCITE



 E' ARRIVATO MAU
 scritto da Budel Andrea

 

Qui sotto troverete alcune foto relative alle ultime girate fatte su percorsi conosciuti,con la sola novita dell' entrata nel gruppo di Maurizio ,detto il Mau,nonche mio cognato. 
 benvenuto Mau

MAURIZIO







PRIMA FERITA DI GUERRA PER MAU

VISTA DALLA CHIESINA DI S. G. ALLA VENA SULLA VALLATA DI BIENTINA



SAN GIOVANNI ALLA VENA vista dalla chiesina
SALITA NEL BOSCO PER LA FATTORIA COLLELUNGO





giovedì 9 agosto 2012

IL SINGLE TRACK

SALITA DA VORNO

SCRITTO DA BUDEL ANDREA.

NOTE GENERALI

LA VALLATA DI VORNO,INCISA SUL FIANCO SETTENTRIONALE DEL MONTE PISANO , OFFRE ALCUNI FRA I PIù  BELLI E CARATTERISTICI ITINERARI PER MTB.
SUL FIANCO DESTRO OROGRAFICO DEL RIO FAETA è PRESENTE UNA CARRARECCIA CHE COLLEGA VORNO ALLA TENUTA DI SANTALLAGO.
QUESTA STRADA RAPPRESENTA UNA DELLE PIù FREQUENTATE SALITE PER LA SOMMITà DEL MONTE DAL VERSANTE LUCCHESE.

CHIESA SAN PIETRO VORNO
PREPARAZIONE

 ALLE ORE 0800 CIRCA
DALLA CHIESA DI SAN PIETRO IN VORNO,
(QUOTA 90 M) IO ED IL MITICO PATRIZIO ABBIAMO INIZIATO IL NOSTRO
 PERCORSO.








DOPO AVER INDOSSATO I NOSTRI FEDELI CASCHI ,ZAINI IDRICI ,OCCHIALI E GUANTI
ABBIAMO INIZIATO LA PEDALATA PER QUESTO ITINERARIO A NOI SCONOSCIUTO, SEGUENDO DELLE INDICAZIONI PRESE DA UN UTILISSIMO LIBRICINO SUI SENTIERI DEI MONTI PISANI IN MTB.










DOPO ANCUNI KM DI SALITA  CON
FONDO ASFALTATO......
















 .....ABBIAMO POTUTO AMMIRARE  IL PRIMO PANORAMA SULLA BELLA VALLATA DI VORNO.



















E DOPO UN ALTRO TRATTO  QUESTO CARTELLO
INDICAVA LA PRESENZA DI UN OSSERVATORIO
ASTRONOMICO.


















SITUATO ALCONE CENTINAIA DI METRI SOPRA DI NOI.
NON ABBIAMO APPROFONDITO E SIAMO PROSEGUITI.....












....FINO AD ARRIVARE A QUESTO BIVIO DOVE ABBIAMO PRESO A DESTRA PER S.QUIRICO PER UNA CARRARECCIA IN DISCESA
CHE DOPO SI è TRSFORMATA IN UN .....









                                                                                                                                                                                                                 






....DIVERTENTE SINGLE TRACK
CHE CI HA CONDOTTI
AD UN LUOGO MOLTO PARTICOLARE.











L'ACQUEDOTTO NOTTOLINI, OPERA CHE FU INIZIATA NEL 1823 DALL'ARCHITETTO
LORENZO NOTTOLINI SU RICHIESTA DI MARIA LUISA DI BORBONE BARONESSA DI LUCCA E TERMINATO NEL 1851.





L'ACQEDOTTO SI ESTENDE PER ALCUNI KM,CHE NOI ABBIAMO PERCORSO MERAVIGLIATI DA TALE INGEGNO.














LE BELLISSIME OPERE DI DRENAGGIO CONFLUISCONO ANCORA OGGI NELL'ACQUEDOTTO DI GUAMO.







DA QUI SIAMO USCITI SU ASFALTO E ABBIAMO PROSEGUITO FINO AL PAESELLO DI SAN GIUSTO DI COMPITO DOVE SONO COMINCIATI I DOLORI.....


















...DIFATTI ,DISGRAZIATO COLUI CHE HA MESSO QUESTO CARTELLO DEL CAI, ABBIAMO DECISO DI SEGUIRLO VISTO CHE ERA NOSTRA INTENZIONE ARRIVARE PRIMA A PRATO A SIGLIORI E DOPO A SANTALLAGO. FATTO STA CHE CI SIAMO RITROVATI........














....IN UN VIOTTOLO IN SALITA COSTANTE TRA PRUNI,RAGNATELE,MOSCINI E SASSI PER ALMENO 2KM ,ROBA DA MATTI.
TROPPO TARDI CI SIAMO ACCORTI CHE FORZE LA NOSTRA CARTINA DICEVA UN ALTRA COSA.















COMUNQUE DOPO AVER PATITO LE PENE DELL'INFERNO,
SIAMO ARRIVATI AD UNA CARRARECCIA DECENTE (CHE DOPO POCO HO RICOSCIUTO
CON IL SENTIERO CHIAMATO "LA PANORAMICA"







QUI  SOPRA TROVATE UN BREVE FILMATO DELLA PARTE BOSCHIVACHE ABBIAMO ATTRAVERSATO SPUTANDO SANGUE ( IN BASSO POTETE NOTARE ANCHE IL PAESINO DI
SAN GIUSTO DAL QUALE SIAMO PARTITI.





DOPO QUESTA DISAVVENTURA ABBIAMO RIPRESO A SALIRE PER SANTALLAGO PASSANDO DAL SINGLE TRECK  CHIAMATO LA 600














ED ALLA FINE FINALMENTE SIAMO ARRIVATI A SANTALLAGO ,ABBIAMO RIEMPITO GLI ZAINI E LE BORRACCIE ,UN BEL CAFFE E VIA GIU'.







DA QUI IN POI NON CI SONO FOTO PERCHE IL MIO FIDO NOKIA SI è ROTTO.
FATTO STA CHE SIAMO SCESI A CAMPO CROCE E POI ABBIAMO PRESO PER VORNO
MA ANCHE QUI ,PER FORTUNA QUESTA VOLTA, ABBIAMO SBAGLIATO E SIAMO RITORNATI SULLA PANORAMICA.
GIOCOFORZA SIAMO SCESI GIU' DA LI ,MA IL VERO PROBLEMA E'RA CHE CI STAVAMO ALLONTANANDO DA VORNO.
E' QUI CHE E' ENTRATO IN GICO LA FORTUNA PERCHE, NOTANDO UNA DISCESA SULLA MIA SINISTRA HO VISTO DEI SEGNALI DEL CAI E AVVICINANDOMI  MI SONO ACCORTO CHE UNO DI ESSI SCENDEVA A VORNO . LA SALVEZZA.
IL PERCORSO SI è POI RIVELATO UN FANTASTICO SNGLE TRACK CHE CI HA PORTATI CON IMMENSO DIVERTIMENTO FINO A 100 M DALLA MACCHINA.
UNO, SE NON IL PIU' BEL SINGLE TRACK CHE ABBIA MAI FATTO.
DI SICURO A SETTEMBRE I MIEI AMICI SBAVERANNO PER FARLO E NOI FORZE CE LI PORTEREMO".

domenica 5 agosto 2012

La forza di una passione

NUOVE LEVE

SCRITTO DA BUDEL ANDREA


DIREZIONE MONTESERRA
Stamani alle 07:00 siamo partiti per
 l'ennesima volta per il monte serra.
Ma questa volta la novita non è il percorso ma due nuovi amici che si sono aggiunti al nostro gruppo.
Luca e Patrizio.Insieme a me c'era anche Gabriele che ho ritovato dopo la scalata al Montalbano
 Luca vecchio amico di Gabriele ,biker di vecchia data ma avendo ripreso solo da poco a rimontare in sella la fatica l'ha accompagnato per tutto il tragitto. Nonostante cio'è riuscito ad arrivare in cima con la grinta e la voglia di non mollare.

LUCA

PATRIZIO

















Patrizio invece è un  predestinato perchè
in pochissimo tempo è riuscito ad affrontare una salita come quella degli ulivi con la tranquillita di un biker con almeno 3 mesi di uscite impegnative.Anche lui è venuto su con forza,grinta
e tanta passione che gli ho letto negli occhi.








VISTA DI BUTI  DAGLI  ULIVI




Tornando al nostro giro,abbiamo fatto tutta la salita degli ulivi fino ad arrivare a trovare l'asfalto,di qui abbiamo proseguito per  il tracciato dopo aver riempito zaini idrici e borraccie di acqua fresca di fonte.








da sx a dx ANDREA GABRIELE LUCA PATRIZIO


Alcune centinaia di metri dopo in prossimita di un belvedere su Buti e  sulla pianura sottostante, ci siamo fermati per una barretta e per una foto di gruppo.



AGRITURISMO SERRA DI SOTTO





 Dopo aver riaquistato un po di energie abbiamo proseguito per l'agriturismo Serra di sotto dove avremmo volentieri fatto un tuffo nella piscina della foto a sinistra.











Fatti ancora qualche centinaio di metri di salita finalmente siamo arrivati al punto più elevato del nostro itinerario.
Di qua in poi inizia una delle discese più belle che mi è capitato di fare sul serra.
Terreno abbastanza scorrevole salvo alcuni tratti pietrosi ,ma non eccessivamente difficoltosi. Il sentiero continua (flow) fino ad arrivare nella parte conclusiva di circa 2 km caratterizato da un fondo molto roccioso,tecnico e divertentissimo a mio modo di vedere.

LA DISCESA DI PATRIZIO


Qui il nostro nuovo amico Patrizio è dove dovrà lavorare di più e cioè le discese,ma sicuramente uscita dopo uscita avra modo di migliorare la sua tecnica e prendere confidenza con il suo mezzo.
Il nostro giro si è concluso dopo 45km e 3:30 di pedalata, con la cosapevolezza di essere riusciti nel nostro intento che è quello di divertirsi in compagnia.









sabato 4 agosto 2012

FLOW

FLOW   (FLUIDITA)

Scritto da Budel Andrea

Qesto termine cosi in voga tra i biker ultimamente, ma cosa vuol dire? in tanti  ve lo siete chiesto e non lo nego, pure io.

Tutti i biker dopo un inizio di studio del mezzo o delle varie tipologie di terreno prendono via via confidenza con questo sport tanto bello quanto difficile ed impegnativo. Il flow è quella cosa che arrivati ad un certo punto della tua esperienza ti impone di andare oltre, di cercare l'equilibrio tra cuore e testa , quell'equilibrio che trasforma il fondo,che sia,roccioso, sconnesso o motoso in un opportunità di divertimento.
Qui non stiamo parlando di velocità
o perlomeno non è la cosa principale,
ma invece della precisione della scioltezza che poi portano appunto ad una maggiore velocita ed al " flow " è come se il biker entrasse in connessione,in una sintonia perfetta col sentiero e si lasciasse scivolare giu' con esso libero come un torrente che scende giù dalla montagna senza la minima preoccupazione delle roccie che sbarrano il suo percorso.
Questo e molto molto atro e il "flow" Se vi sentite di appartenere a questa linea di pensiero significa che siete dei veri biker , in quanto la bravura  viene evidenziata specialmente quando si affrontano sentieri tecnici che, invece di turbarci al contrario ci esaltano e fanno si che la nostra esperienza ci appaghi pienamente.
Molti di noi non raggiungeranno mai questo stato perche richiede una grandissima dose di esperienza e di predisposizione naturale, ma l'evoluzione degli ultimi anni delle mtb ha contribuito a far si che questo traguardo possa essere raggiunto anche da atleti tecnicamente meno dotati.Comunque sia in salita o in discesa ,veloci o lenti, pazzi  o accorti..l'inportante è fare ciò che ci piace e divertirsi.

Un saluto e buon Flow a tutti.

venerdì 3 agosto 2012

PNEOMATICI

ALCUNI CONSIGLI  SUI COPERTONI.

Pneumatici MTB

pubblicato  da Francesco Ciucci
Ad oggi, con il progresso tecnologico che ha caratterizzato il mondo del fuoristrada, il copertone è divenuto non più parte accessoria della bicicletta. Infatti, l’offerta presente sul mercato declina una gamma di possibilità davvero notevole che va incontro alle numerose esigenze degli atleti. Di seguito un piccolo compendio che possa aiutarvi nella scelta.
Fondi Compatti
Il battistrada ideale possiede tasselli bassi e ravvicinati, lasciando comunque un’ampia superficie libera. Al contrario, tasselli alti e a sezione ridotta produrrebbero una flessione del copertone che donerebbe una sensazione di precarietà.

Fondi medi
Il consiglio è di adottare una tassellatura più alta e spaziata, la cui sezione sia piuttosto generosa così da non permettere ai tasselli di ripiegarsi su sé stessi. Se la tassellatura fosse troppo fitta sarebbe ridotta notevolmente la scorrevolezza del copertone. Sul fianco del copertone conviene però che vi siano tasselli alti e robusti che aiutino in curva.

Rocce e Radici
In questo caso, l’importante è disporre della mescola adatta soprattutto vista  l’incostante aderenza. La scelta dovrebbe andare in direzione di copertoni morbidi a tripla mescola, così da avere un battistrada rigido ed una certa flessibilità, graduale, sul lato.

Novità per il fuoristrada!

pubblicato  da Francesco Ciucci
Novità per il vostro fuoristrada da Bike Village! Due pneumatici Maxxis per il freeride e l’all mountain. L’High Roller nella nuova versione LUST (ovvero Tubeless), offre migliore resistenza alle forature, trattiene meglio l'aria e riduce il peso del 15% rispetto alla precedente generazione di copertoni senza camera d'aria, inoltre offrono stabilità in velocità e la parte terminale della tassellatura a punta favorisce il grip nelle curve.

La Forca Rock Shox Recon Silver, adatta per la vostra hard tail di 26’’, nera e con possibilità di bloccaggio al manubrio e controllo del ritorno. La sua escursione è di 100 mm.

Il copertone Larsen TT funziona su una vasta tipologia di terreni e di condizioni ed è per questo che è la copertura preferita da molti dei nostri corridori professionisti. Le TT aggrappano bene perché ogni piccola protuberanza squadrata è formata a rampa per scorrere facilmente, inoltre sono sufficientemente ravvicinate così da creare una superficie di contatto efficace per una gran varietà di terreni. Disegnata da Steve Larsen!